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La probabilità che un evento si avveri accompagna tutte le nostre scelte. In alcuni casi si può descrivere la probabilità in modo matematico con un numero che rappresenta il grado di fiducia attribuito al verificarsi di un evento, ad esempio nel lancio di un dado la probabilità che esca un numero su cui si punta è 1 su 6. In altri casi la probabilità dipende dalle informazioni e dal contesto ambientale, ad esempio se si gioca su un cavallo non solo bisogna sapere quanti cavalli corrono ma anche quanto è veloce il cavallo su cui si punta rispetto agli altri. Ma come sta il cavallo quel giorno? Come reagirà alle condizioni ambientali al momento della corsa? Come reagirà alla vicinanza degli altri cavalli, alla gestione della gara da parte del fantino, ecc? Molte sono le informazioni soggettive e oggettive necessarie.

Un’analisi strettamente deterministica o di tipo statistico non riesce a dare una risposta. Bisogna introdurre il concetto di probabilità soggettiva che da una misura di queste condizioni e questo sarà ancora più vero per le decisioni dell’uomo, dalla finanza alla politica, dalle relazioni sociali a quelle sentimentali. Newton disse “hypotheses non fingo” - non azzardo ipotesi – a chi chiedeva opinioni su cose al di fuori del suo ambito di studio e conoscenze. Fondamentale quindi è lo studio e la conoscenza per poter farsi delle opinioni, il saper collegare il mondo umanistico, con la storia, la filosofia, la psicologia al mondo scientifico e partire da questo per imparare a ragionare e avere una visione. Di questo e di tanto altro ha parlato la rappresentazione teatrale “Probabilmente …… De Finetti” magistralmente interpretata da Gabriele Argazzi, su adattamento di Barbara Bonora, il 22 aprile presso l’aula Magna del Cambi. Presenti tutte le classi quinte, tre quarte e una terza per un totale di 140 persone, con un ritmo incalzante Argazzi ha portato gli studenti dentro al mondo di De Finetti. Un matematico che apre alla visione soggettiva i concetti di probabilità deterministici e che dimostra come misurare matematicamente la coerenza di intuizioni soggettive, spronando tutti con rigore scientifico a farsi una idea e a pensare con la propria testa.