Ieri, 21 marzo, il Cambi-Serrani ha celebrato la ventisettesima giornata della legalità in ricordo delle vittime innocenti delle mafie attraverso una video conferenza con esponenti del presidio Libera di Ancona ed attraverso un collegamento in diretta da Napoli con Don Ciotti, il fondatore dell’organizzazione i cui pilastri sono due: la Memoria delle vittime innocenti delle mafie e l’Impegno dei loro familiari affinché gli ideali delle vittime rimangano vivi. I relatori, Cinzia Caimmi e Giacomo Giuntini, hanno presentato l’attività di Libera volta a realizzare una società, appunto, libera dalle mafie, dalla corruzione e da ogni forma d’illegalità e alla ricerca della giustizia sociale, della verità e della tutela dei diritti. Gli studenti hanno letto 50 nomi di vittime in memoria di tutte e, successivamente, hanno posto domande sulla tematica mafiosa che è stata oggetto dell’educazione civica in corso d’anno. Molto coinvolgente il discorso di don Ciotti che auspica la fine di coscienze sopite e pacificate che permettono guerre e criminalità di ogni genere. Infatti egli sostiene, che solo il conflitto interiore potrà rendere possibile il contrasto alla logica del sopruso e che essere contro le mafie altro non è che un fatto di coscienza.

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